L’avvento dei droni in viticoltura di precisione
Raggiungere standard qualitativi ottimali in vigna non è semplice e richiede molto impegno. Ecco perché si è delineato nel tempo il concetto di viticoltura di precisione; un approccio gestionale e produttivo differenziato secondo le reali necessità del produttore e del suo territorio..
Infatti i vigneti sono caratterizzati da una elevata eterogeneità e non è difficile avere mappatura diverse in una singola azienda.
Tale diversità si manifesta in una risposta fisiologica della pianta che comporta una dinamicità vegeto-produttiva con dirette conseguenze sulla qualità delle uve.
Come influisce il clima sulla viticoltura
Dobbiamo inoltre prestare attenzione ai cambiamenti climatici. Tra gli effetti più concreti si evidenzia un innalzamento delle temperature, noto come “Global Warming”, ossia il graduale riscaldamento della superficie terrestre che porta ad una forte frequenza di eventi estremi.
Altro fattore che definisco importantissimo è l’aumento della concentrazione di anidride carbonica. Questa è responsabile sempre di più di una attività fotosintetica spinta, che nella vite porta ad una brusca accelerazione della maturazione dell’uva.
Le alte temperature portano inoltre ad un crollo delle acidità dei mosti, acidità che io amo e che ritengo fondamentale alla raccolta.
La tecnologia recente con i tempi dovuti sta fornendo al viticoltore la possibilità di monitorare molti aspetti legati allo sviluppo della vite. Fabbisogni nutrizionali, fabbisogno idrico, incidenze d’attacco di patogeni e stato del suolo.
Ad esempio il telerilevamento viene considerato uno strumento fondamentale in Viticoltura di Precisione.
Attraverso dei sensori che vengono opportunamente installati sopra aerei o droni è possibile acquisire immagini digitali di determinate caratteristiche della pianta, soprattutto per quanto riguarda lo sviluppo vegetativo e condizioni di stress.
Altri sensori ci permettono addirittura di misurare la temperatura superficiale fogliare fortemente correlata a situazioni fisiologicamente limitanti.
Ancora abbiamo molte cose da scoprire e la viticoltura sta incontrando il cambiamento.
Ovviamente avremo chi seguirà il flusso e chi rimarrà ancorato a protezione di metodi attuali o passati.
Ma che cosa è giusto fare?
Io ho chiara la mia direzione!!!