Per questa occasione abbiamo pensato a quale vino più di tutti identificasse come importanza di produzione la nostra azienda seppur con soltanto 8500 bottiglie.
Il nostro “SCUTUM” rappresenta la nascita del progetto e la colonna portante dell’azienda, così come un padre di famiglia è il pilastro sul quale i figli possono poggiarsi, chiedere aiuto e ricevere un prezioso consiglio.
Il nostro Scutum è il padre di famiglia, colui che protegge, lo scudo che ripara dalle intemperie e dai momenti difficili.
Ho voluto vedere il nostro rosso come colui che segna la strada, pronto a tirarsi dietro tutta la gamma.
Stamattina mi sono svegliato così, tornando indietro con i ricordi ho pensato subito all’importanza di questo vino per la nostra azienda e quanto è stato fondamentale per gli altri vini averlo accanto.
Come una buon padre di famiglia ha delle caratteristiche che lo rendono organismo vivido ed emozionale.
Lo Scutum è affidabile?
Certo che si, sia nei momenti di gioia che in quelli può complicati deve rispecchiare il lavoro che stiamo portando avanti, dando l’esempio e senza mai farsi da parte.
Lo Scutum è coinvolto?
Certo che si, è il vino che manda avanti la baracca direbbero in molti.
Ovvero senza di lui l’azienda non potrebbe esistere in termini numerici.
Lo Scutum è empatico?
Il mercato dice di si, ogni anno può decidere dove andare, talvolta viene richiesto in posti che non può raggiungere. La sua empatia coinvolge!!!
Lo Scutum è verbalmente espressivo?
Deve saper comunicare in modo chiaro, sostenere la linea guida e indirizzare con piglio autoritario.
E’ l’espressione della forza della vigna.
Lo Scutum è onesto?
E’ una qualità fondamentale da trasmettere, l’assenza di segreti da nascondere.
E’ il messaggero che trasferisce la singola vite.
Lo Scutum è elegante?
L’essere fini ed eleganti comporta talvolta spensieratezza e spontaneità.
Lo Scutum è laborioso?
Certo che si!!! Preso l’impegno ama godere dei momenti di compagnia frutto della propria fatica.
“OGNI VINO PUO’ ESSERE UN PADRE SOLO E SOLTANTO SE E’COERENTE NEL TEMPO”