Da circa una decina d’anni si pratica nel mondo la de-alcolizzazione del vino, un Processo che permette l’estrazione parziale o totale dell’etanolo dal vino.
Esistono vari metodi per dealcolizzare un vino, ma il più utilizzato è quello chiamato “vacuum”.
Si tratta di un processo di estrazione dell’alcool che prevede pressoché 4 fasi principali:
– il riscaldamento del vino a 28 gradi Celsius a bassa pressione,
– la raccolta degli aromi naturalmente contenuti nell’uva,
– l’evaporazione del’alcool e la consecutiva restituzione degli aromi al vino ora senza alcool.
È un processo molto delicato che dura solamente qualche minuto. Una buona de alcolizzazione è il risultato di anni di esperienza perché la maggiore difficoltà sta nel non danneggiare, per così dire, gli aromi propri del vino. In altre parole, non ci si improvvisa mastri dealcolizzatori da un giorno all’altro.
E se in Europa, America e Australia si producono e commercializzano milioni di litri di vino dealcolato ogni anno in un mercato, quello dell’analcolico, in forte crescita, di contro in Italia la dealcolizzazione è assolutamente vietata.
L’unica cosa che non può essere vietata è la commercializzazione del vino dealcolato unicamente grazie al trattato di Maastricht che sancisce la libera circolazione delle merci nell’UE.
A questo punto una domanda mi pare lecita: perché l’Italia, e solo l’Italia, è così ostile nei confronti di un prodotto come il vino senza alcool?
Abbiamo in questo caso una obiezione economico/politica:
“il vino dealcolato andrebbe a disturbare gli equilibri commerciali della nostra penisola con la sola conseguenza di ottenere un decremento nelle vendite nazionali del vino, quello vero”.
Opinione del tutto rispettabile e in genere è il commento di chi il vino lo può bere senza problemi. Infatti si dimenticano tutte quelle persone che, non potendo bere alcool per motivi di salute, cercano una valida alternativa ad acqua e bibite.
Il vino dealcolato può essere assunto da chiunque a qualsiasi età ad esclusione dei pazienti diabetici. E’ importante ricordare infatti che se è vero che un vino senza alcol ha un tenore di zuccheri molto più ridotto rispetto al vino alcolico è pur vero che gli zuccheri naturalmente presenti nell’uva persistono anche dopo il processo della dealcolizzazione. Le analisi indicano che 100 ml di vino dealcolizzato restituiscono dalle 15 alle 18 Kcal.
Dopo questa panoramica, ahimè, in Italia la conoscenza del fenomeno vino dealcolato è pressoché nulla. E’ pertanto indispensabile migliorare la comunicazione circa questo prodotto, mettendo in evidenza tutte quelle informazioni che possano essere utili al cittadino per un acquisto più consapevole.
Alcune indicazioni per l’acquisto
Ecco ora alcune indicazioni di carattere pratico/degustativo circa questa “bevanda analcolica a base di mosto d’uva vinificato e successivamente dealcolizzzato” ovvero vino dealcolato; questa è la frase che troverete sull’etichetta della bottiglia nel rispetto delle norme vigenti in Italia.
In Italia troviamo in vendita vini dealcolati rossi, bianchi, rosé, Chardonnay, Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah e molti altri. Troviamo anche i frizzanti dealcolati, molto richiesti durante le feste. Trattasi di vini dealcolati a cui segue il processo di gassificazione, al pari di una qualunque altra bibita gassata.
A tal proposito vale la pena soffermarsi un attimo sui frizzanti analcolici made in Italy a base d’uva.
Si tratta di bevande non già dealcolizzate quanto, al contrario, mai state alcoliche. In pratica si fa fermentare l’uva per un tempo sufficiente a bassa temperatura, così da evitare la trasformazione degli zuccheri in alcol, si gasifica il tutto ed ecco quello che impropriamente potremmo definire uno “spumante analcolico”. Ad oggi in Italia produciamo 4 prodotti di questo tipo di cui solamente 2 venduti in Italia. Questi produttori di vino hanno capito che una delle strade per aumentare le vendite è quella di rivolgersi ad un nuovo mercato.
Dove trovare il vino de alcolato
Per ora non si trova nei supermercati. Raramente nei bar, nei ristoranti e nelle enoteche. Il modo più rapido per acquistare vino dealcolato in Italia è, per ora, usare la rete internet. E’ sufficiente scrivere vino senza alcol, vino analcolico o vino dealcolato in qualunque motore di ricerca che subito compariranno i 3 rivenditori in Italia di questo prodotto.
Credi sia una valida alternativa al classico vino?